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Tigre dai denti a sciabola e gatto: più simili di quanto si creda

Uno studio, a cui ha preso parte la Sapienza, rivela una continuità morfologica tra specie estinte, dotate di canini lunghi come zanne, e i loro eredi moderni. La ricerca spiega anche le ragioni dell’acquisizione e della rapida scomparsa di tale caratteristica. I risultati, pubblicati sulla rivista Current Biology, forniscono nuove prospettive sull’evoluzione di alcune specie di predatori.

I denti a sciabola, ossia i canini superiori allungati caratteristici di alcuni dei più feroci predatori mai esistiti, hanno affascinato generazioni di scienziati e appassionati in tutto il mondo.

L’acquisizione di questa particolare caratteristica è comune principalmente ad alcune specie, oggi tutte estinte, appartenenti a due gruppi: i felidi (ossia la famiglia a cui appartengono leoni, tigri e gatti domestici) e i nimravidi, che sono completamente scomparsi. Essendo presenti in organismi non strettamente imparentati tra loro, i denti a sciabola sono considerati il classico esempio di un fenomeno noto come ‘convergenza evolutiva’. Tuttavia, il meccanismo progressivo che ha permesso a questi gruppi distinti di riuscire ad acquisire i loro canini allungati resta da chiarire scientificamente.

Un innovativo studio pubblicato su Current Biology e condotto da un team internazionale di biologi dell’evoluzione, a cui ha preso parte anche un ricercatore della Sapienza, con la partecipazione dell’Università della California – Berkeley ed dell’Università di Liegi, ha investigato i pattern evolutivi che stanno dietro allo sviluppo dei denti a sciabola per fare nuova luce su questo accattivante e popolare aspetto della paleontologia.

 Esempio di scansione 3D ad alta risoluzione comparata con l’esemplare originale. In questo caso, si tratta di una emimandibola destra di leone americano (Panthera atrox) proveniente dallo Smithsonian National Museum of Natural History (Washington DC, USA) (crediti Narimane Chatar)
Esempio di scansione 3D ad alta risoluzione comparata con l’esemplare originale. In questo caso, si tratta di una emimandibola destra di leone americano (Panthera atrox) proveniente dallo Smithsonian National Museum of Natural History (Washington DC, USA) (crediti Narimane Chatar)

Il gruppo di ricercatori ha raccolto dati morfologici cranio-mandibolari relativi a numerose specie attuali ed estinte mediante l’uso di moderni scanner 3D e li ha analizzati con test statistici. In questo modo è stato possibile rivelare una continuità morfologica tra i piccoli felidi attuali e i loro antenati dai denti a sciabola, andando di fatto a confutare la teoria ritenuta finora universalmente valida che ci fosse una netta separazione tra i due gruppi di specie.

“Abbiamo descritto la morfologia di 99 mandibole e 91 crani provenienti da diverse epoche e sparsi in tutto il mondo, ottenendo una chiara mappa dell’evoluzione di questi animali – spiega Davide Tamagnini del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin – In particolare la nostra ricerca conferma che l’acquisizione dei denti a sciabola sia stata favorevole nel breve termine poiché ha conferito un grande vantaggio in termini di predazione, ma nel lungo termine ha esposto le specie con tali caratteristiche a maggiori rischi di estinzione (dovuti a carenza di grandi prede, impatto di repentini cambiamenti ambientali ecc). Questo potrebbe spiegare perché siano comparsi numerosi gruppi differenti di animali dai denti a sciabola e si siano tutti contraddistinti per una storia dalla durata limitata. Infine – conclude Tamagnini – le nostre analisi hanno chiarito che la chiave per l’acquisizione dei denti a sciabola risiede in un tasso evolutivo particolarmente rapido che caratterizza le prime fasi del cambiamento cranio-mandibolare delle specie”.

Una parte del materiale osteologico studiato per comprendere l’evoluzione dei denti a sciabola è ospitata nelle collezioni del Polo Museale Sapienza, in particolare del Museo di Zoologia e del Museo di Anatomia comparata “B. Grassi”. Tali collezioni sono state recentemente incluse in un ambizioso progetto di digitalizzazione museale, coordinato da Isabella Saggio (Spoke 7– National Biodiversity Future Center), attraverso fotografie e ricostruzioni 3D digitali. L’obiettivo è quello di aumentare l’accessibilità delle collezioni naturalistiche, cercando di accrescere l’impatto di queste tematiche sulla comunicazione e promuovere il coinvolgimento del pubblico nella scienza.

Esempio di variazione morfologica osservata nel cranio di felidi e nimravidi in cui sono comparate specie con canini corti (“denti conici”) ed altre dai lunghi denti a sciabola (crediti Narimane Chatar)
Tigre dai denti a sciabola e gatto: più simili di quanto si creda secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology. Esempio di variazione morfologica osservata nel cranio di felidi e nimravidi in cui sono comparate specie con canini corti (“denti conici”) ed altre dai lunghi denti a sciabola (crediti Narimane Chatar)

Riferimenti bibliografici:

Evolutionary patterns of cat-like carnivorans unveils drivers of the sabertoothed morphology – Chatar, N., Michaud, M., Tamagnini, D., Fischer, V. – Current Biology, http://doi.org/10.1016/j.cub.2024.04.055

 

Testo e immagini dal Settore Ufficio stampa e comunicazione Sapienza Università di Roma

TIGER, DI DISNEYNATURE

in occasione della Giornata della Terra, il nuovo lungometraggio debutterà il 22 aprile 2024 su Disney+ 15 anni dopo l’uscita di Earth, il primo film targato Disneynature

Tiger, di Disneynature e Tiger - Behind the Scenes
la Key Art

19 marzo 2024 – Tiger di Disneynature farà il suo debutto su Disney+ il 22 aprile 2024, in occasione della Giornata della Terra, esattamente 15 anni dopo l’uscita di Earth, il primo film del brand. È stato inoltre annunciato che Priyanka Chopra Jonas sarà la voce narrante di questa avvincente storia che racconterà l’animale più venerato e carismatico del nostro pianeta, invitando gli spettatori a immergersi nel viaggio di Ambar, una giovane tigre che cresce i suoi cuccioli nelle incantevoli foreste dell’India.

È meraviglioso poter far parte di qualcosa di così speciale e raccontare la storia di questo magnifico animale che proviene dal mio Paese: sono stata molto onorata“, ha dichiarato Priyanka Chopra Jonas. “Ho sempre amato le tigri e sento un forte legame con le femmine di questa specie: mi sento molto protettiva nei confronti della mia famiglia. Il viaggio di Ambar è qualcosa in cui credo che ogni mamma possa immedesimarsi“.

Priyanka Chopra Jonas
Priyanka Chopra Jonas

Nel film, i cuccioli – curiosi, sconclusionati e a volte un po’ maldestri – hanno molto da imparare dalla loro esperta madre, che farà tutto il possibile per tenerli al sicuro da pitoni, orsi e altre tigri. Diretto da Mark Linfield, co-diretto da Vanessa Berlowitz e Rob Sullivan e prodotto da Linfield, Berlowitz e Roy Conli, Tiger è il risultato di 1.500 giorni di riprese. Combinando azione e momenti straordinariamente intimi, il nuovissimo lungometraggio originale di Disneynature debutterà su Disney+ a partire dal 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra.

TIGER – BEHIND THE SCENES
Per la Giornata della Terra, Disney+ proporrà anche un film che accompagna Tiger, ossia Tiger – Behind the Scenes. Narrato da Blair Underwood, il film celebra il ritorno di uno degli animali più iconici del mondo. La popolazione di tigri  ha registrato una tale ripresa che molti dei grandi felini si stanno spingendo dalle riserve forestali indiane alle fattorie e ai villaggi: una sfida monumentale sia per gli esseri umani che per gli animali. Gli eroi di questa storia sono i veterinari, gli scienziati e le pattuglie della comunità che si dedicano a garantire la coesistenza tra tigri e persone. Tiger – Behind the Scenes di Disneynature è diretto da Rob Sullivan, co-diretto da Alistair Tones e prodotto da Sullivan, Vanessa Berlowitz, Mark Linfield e Roy Conli.

11 aprile 2024 – Sono disponibili il trailer e la key art del nuovo lungometraggio originale di Disneynature Tiger.

Tiger DisneyNature

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Testo e immagini dagli Uffici Stampa The Walt Disney Company Italia, Opinion Leader, Cristiana Caimmi. Aggiornato l’11 aprile 2024.