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Davide Minniti

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PROGETTO CEFALEE: Tecnologia, creatività e innovazione didattica

Pazienti-attori e utilizzo della Camera Immersiva del Centro di simulazione per migliorare le cure ai pazienti

  • Come rendere più efficienti le cure per il paziente affetto da cefalea?
  • Come abbattere i tempi di attesa e i costi della sanità pubblica generati da percorsi non appropriati?

Giovedì 12 Dicembre 2024 – Un progetto di avanguardia di simulazione medica avanzata, nato dalla sinergia tra Corso di Laurea in Medicine and Surgery e l’AOU San Luigi Gonzaga, fornirà risposte innovative a queste domande, avvalendosi di “pazienti simulati”, attori appositamente formati a simulare gli aspetti clinici, comunicativi e psicologici di una malattia in modo realistico e la tecnologia sofisticata della Camera Immersiva del Centro di Simulazione del Polo Didattico Universitario dell’Ospedale San Luigi Gonzaga.

I dati 

La cefalea è un fenomeno che riguarda circa il 50% della popolazione mondiale, ne soffre il 25% degli italianiin particolare la popolazione femminile e il 70% delle persone la sperimenta almeno una volta nella vita, mentre circa il 5% soffre di una forma cronica. Terza causa di disabilità a livello mondiale, la cefalea è stata riconosciuta in Italia nel 2020 una “malattia sociale”.

Per quanto riguarda l’aspetto economicouno studio italiano ha calcolato costi diretti annuali pro capite di 1482 euro, cinque volte maggiori nella forma cronica rispetto a quella episodica.

Da una analisi condotta in collaborazione con il centro di Epidemiologia dell’ASL TO3 si è visto come in Piemonte la cefalea è uno dei primi motivi di accesso in pronto soccorso: il numero di richieste in emergenza per cefalea è di circa 5000 casi all’anno su tutto il territorio piemontese, ma solo per il 6% di questi risulta necessario un ricovero ospedaliero. Il restante 94% è costituito da casi che potrebbero evitare l’accesso in pronto soccorso, alleggerendo gli ospedali e trovando una risposta più efficace e opportuna in altre sedi del Ssn.

Il Progetto Cefalee, il “paziente simulato” e il game nella Camera immersiva

Per ridurre l’accesso in pronto soccorso dei pazienti con cefalea e gestire sul territorio la maggior parte dei casi, diminuendo i tempi di attesa per i pazienti e i costi per la sanità pubblica, è importante che medici e studenti in medicina e infermieristica imparino a conoscere meglio un sintomo che risulta essere il più diffuso in ambito medico.

Il Progetto Cefalee, frutto della collaborazione tra il Corso di Laurea MedInTodell’Università di Torino, il centro di simulazione MedSim San Luigi Center e l’AOU San Luigi Gonzaga, ha come obiettivo principale la formazione del personale sanitario, e degli studenti, sulle cefalee.

Attraverso la simulazione – spiega Marinella ClericoResponsabile Patologie Neurologiche Specialistiche AOU San Luigi e professore associato dell’Università degli Studi di Torino – si potranno affrontare casi semplici e complessi, utilizzando differenti strategie, fra cui il ‘paziente simulato’ e la Camera Immersiva del Centro di Simulazione del Polo Didattico Universitario, per imparare a gestire meglio un sintomo, la cefalea, comune a numerosi contesti patologici: il mal di testa può essere infatti una manifestazione clinica banale, che passa spontaneamente, ma può essere anche spia di una malattia infettiva o di una patologia oncologica”.

Il corso insegna come trattare il sintomo cefalea in tutti i servizi a cui il paziente si può rivolgere e di cui può aver bisogno: il pronto soccorso, l’ambulatorio del medico di medicina generale, l’ambulatorio specialistico, la sala operatoria.

In ciascuno di questi ambienti, i partecipanti dovranno valutare la gravità del sintomo presentato da un paziente simulato, un attore, appositamente formato, che simula gli aspetti clinici, comunicativi e psicologici della malattia in modo realistico per facilitare l’apprendimento delle corrette strategie di intervento, migliorando l’interazione dei partecipanti con l’ambiente scenario rappresentato in ogni situazione.

Si tratta di un ulteriore passo avanti nello sviluppo di percorsi di avanguardia – commenta David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery dell’Università degli Studi di Torino– dove tecnologia, innovazione didattica e ricerca scientifica si incontrano per migliorare ulteriormente la formazione di chi opera ogni giorno nei reparti del nostro ospedale e degli studenti dei nostri corsi di laurea, concorrendo a migliorare l’esito delle cure al paziente. Questo è lo spirito di un moderno Ospedale d’insegnamento, quale è il San Luigi”.”

Nella Camera immersiva, ultima tappa del percorso formativo, il corso diventa un game: sulle pareti vengono proiettate tre caselle interattive. A seconda di quella scelta, il corsista inizia a trattare un paziente più o meno grave, stimolato dalle opzioni possibili che compaiono sulle pareti della stanza. Fra queste, video o audio interviste ai “pazienti simulati” aiutano nell’anamnesi e immagini diagnostiche (tac, encefalogramma e liquor), anche queste proiettate, conducono i corsisti a prendere decisioni e arrivare a una diagnosi. Al termine del percorso si ottiene un punteggio. Se questo non è sufficiente si ripete il percorso, con l’ovvio vantaggio di poter tentare soluzioni senza mettere a rischio l’esito delle cure su un paziente vero.

Con questo progetto – sottolinea Davide Minniti, Direttore Generale AOU San Luigi Gonzaga – si consolida ulteriormente la collaborazione fra università e ospedale, grazie a un percorso formativo di altissima qualità a disposizione non solo degli studenti ma anche dell’aggiornamento professionale continuo dei clinici del San Luigi Gonzaga. Sì tratta di una concreta occasione di arricchimento professionale che fa crescere l’orgoglio e il senso di appartenenza a questa Azienda sanitaria”.

Il nostro Servizio sanitario nazionale – commenta Matteo Marnati, Assessore all’Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte– è fra i più inclusivi e fra i miglior al mondo dal punto di vista delle competenze professionali che offre. La sua universalità è una complessità che abbiamo la responsabilità di gestire e di conservare. Su questo molto può fare l’innovazione tecnologica: sono sotto gli occhi di tutti le conquiste più recenti della medicina grazie all’intelligenza artificiale, ed è solo l’inizio. Il modello formativo innovativo che si presenta oggi qui al Polo didattico universitario internazionale del San Luigi Gonzaga si può considerare una delle eccellenze a livello europeo, e il nostro orizzonte deve necessariamente essere europeo. Stiamo costruendo dopo il covid un nuovo sistema in cui l’innovazione è centrale, e su questo il Piemonte insieme alla Lombardia è all’avanguardia in Italia”.

Avviare un corso per studenti e operatori sanitari che siano in grado di utilizzare pazienti ‘simulati’ all’interno della Camera Immersiva del Centro di Simulazione del Polo Didattico Universitario dell’AOU è particolarmente importante – ha dichiarato Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – perché dà il via a innovative azioni che, ne sono certo, sapranno migliorare la gestione, il trattamento e i percorsi clinici dei pazienti affetti da cefalea. Inoltre la Regione Piemonte ha ottenuto un finanziamento di oltre 800 mila euro dal Ministero della Salute per il progetto “Validazione di un nuovo percorso di salute per pazienti affetti da cefalea primaria cronica in Regione Piemonte” che vede la partecipazione di ben dodici Aziende Sanitarie Regionali, tra cui proprio il San Luigi di Orbassano. Un progetto che vedrà il momento finale con la presentazione del prossimo 19 dicembre a Torino”.

La Camera Immersiva è un ambiente di simulazione avanzata, in grado di trasformare lo spazio in un’altra realtà, reale o immaginaria, con cui si può interagire grazie a speciali proiettori laser che trasformano le sue pareti in schermi touch interattivi. La camera immersiva del Polo Didattico universitario dell’AOU San Luigi Gonzaga può ricreare scenari molto vari e diversi fra loro perché è dotata di tecnologie come Rumble Floor per generare vibrazioni nel pavimento, erogatori di oltre 400 odori diversi e di fumi, simulatori di eventi atmosferici come il vento, e un raffinato sistema sonoro che permette di riprodurre rumori ambientali. 

Testo e foto dall’Ufficio Stampa Area Relazioni Esterne e con i Media Università degli Studi di Torino

A TORINO LA PRIMA CAMERA IMMERSIVA INTERATTIVA PER LA FORMAZIONE DI STUDENTI, MEDICI E PROFESSIONISTI SANITARI

La nuova Immersive Interactive Room è un luogo dove tecnologia, creatività e innovazione didattica creano un ambiente multisensoriale senza precedenti con l’obiettivo di migliorare la formazione di studenti e operatori sanitari, aumentare la sicurezza in ambito sanitario e abbattere il rischio clinico. 

Oggi, venerdì 9 febbraio 2024, alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Polo Didattico del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche situata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, si è tenuta l’inaugurazione della nuova Immersive Interactive Room del Centro di Simulazione Medica Avanzata. Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore Università di TorinoDavid Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery, Massimo Terzolo, Direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche e Davide Minniti, Direttore Generale AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano.

Un soccorso sanitario in alta montagna, un intervento d’emergenza immediatamente al di fuori delle mura dell’ospedale e un’attività chirurgica in sala operatoria: sono solo alcuni degli scenari riproducibili nella nuova camera immersiva del Polo Universitario del San Luigi. Un ambiente di simulazione avanzata in grado di trasformare lo spazio in un’altra realtà, reale o immaginaria, con cui si può interagire grazie a speciali proiettori laser che trasformano le sue pareti in schermi touch interattivi.

A Torino la prima camera immersiva interattiva per la formazione di studenti, medici e professionisti sanitari. Gallery

Tecnologie come Rumble Floor per generare vibrazioni nel pavimento, erogatori di oltre 400 odori diversi e di fumi, simulatori di eventi atmosferici come il vento, e un raffinato sistema sonoro che permette di riprodurre rumori ambientali, per la prima volta utilizzate in una sala immersiva, potenziano ulteriormente la sensazione di essere davvero sulla scena e stimolano a mobilitare tutte le risorse intellettive, emotive e sensoriali, necessarie ad affrontare situazioni complesse, ad elevato rischio per il paziente e spesso pericolose per lo stesso medico o infermiere.

La simulazione nella formazione medico-scientifica è riconosciuta come strumento fondamentale per la riduzione del rischio clinico, la probabilità cioè che si verifichino eventi avversi durante un intervento chirurgico, e per la massimizzazione della sicurezza di pazienti e professionisti sanitari. Proprio per questo, la nuova camera immersiva nasce come strumento di formazione di studenti e studentesse del Corso di Laurea in Medicine and Surgery dell’Università di Torino e, per la prima volta, si tratta di una tecnologia messa a disposizione anche di medici e infermieri che lavorano in ospedale.

Il Centro di Simulazione Medica Avanzata del Polo Universitario San Luigi Gonzaga. Gallery

Tutti i principali spazi dedicati all’attività sanitaria dell’Ospedale San Luigi Gonzaga, come sale operatorie e ambulatori, saranno mappati per essere riprodotti nella camera, in cui studenti, medici e infermieri potranno simulare l’attività che si troveranno poi ad affrontare concretamente nella realtà. Problemi, passaggi critici ed errori possibili, saranno trasformati in argomento di discussione con colleghi e colleghe, con lo scopo di poter reagire più efficacemente nella realtà quotidiana e migliorare e rafforzare le proprie competenze.

La Camera Immersiva Interattiva offre la possibilità di ricostruire percorsi diagnostici e terapeutici, comprendere meglio i processi fisiologici che costituiscono le basi del funzionamento del nostro corpo, capire come i farmaci agiscono nell’organismo e realizzare delle vere e proprie escape room che hanno la capacità di mettere alla prova e migliorare le capacità di analisi e decisione di professionisti sanitari e futuri medici.

La nuova Immersive Interactive Room” ha dichiarato il Rettore Stefano Geuna “permetterà a studenti, medici e professionisti sanitari di confrontarsi con situazioni mediche delicate in ambienti clinici diversi realizzati in scenari didattici immersivi e realistici. L’inaugurazione di oggi rappresenta un’ulteriore tappa a favore della formazione universitaria in ambito medico rivolta alla salute delle persone perché consentirà di abbattere il rischio clinico ponendo come obiettivo primario la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. L’Università di Torino conferma ancora una volta la sua forte vocazione all’innovazione della didattica e risponde alle aspettative ed esigenze di tutti gli attori coinvolti nel processo formativo in ambito sanitario: studenti, docenti, professionisti sanitari e cittadinanza”.

Dall’orientamento scolastico all’ospedale passando per la didattica universitaria, la nuova Camera immersiva è uno strumento molto efficace di formazione” sottolinea David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery. “Realizzata grazie al progetto di eccellenza del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, la camera immersiva è un luogo dove didattica innovativa, ricerca e formazione continua si alimentano a vicenda per permettere agli studenti e al personale sanitario di esercitarsi in un ambiente protetto, ma realistico, che consente loro non solo di acquisire competenze ma anche di commettere errori in sicurezza, analizzarli e quindi perfezionare le abilità pratiche e relazionali a beneficio dei pazienti”.

“È un’occasione straordinaria, per il personale sanitario del nostro ospedale – commenta Davide Minniti, Direttore generale dell’AOU San Luigi Gonzaga – avere a disposizione uno strumento tecnologicamente così avanzato, che è anche veicolo di una sinergia fra Università e ospedale sempre più concreta. Siamo felici di mettere a disposizione di questo progetto risorse professionali particolarmente qualificate, a vantaggio di una crescente qualità dell’offerta della sanità pubblica regionale, in termini di competenza professionale e di sicurezza per i pazienti”.

La Camera Immersiva Interattiva è stata allestita dalla azienda leader mondiale in questo campo, la britannica Gener8, e si tratta del modello più avanzato d’Europa e uno dei più completi e accessoriati del mondo. È collocata presso il Centro di Simulazione Medica Avanzata del Polo Didattico dell’Università di Torino dell’AOU San Luigi di Orbassano realizzato con il contributo della Compagnia San Paolo, uno spazio di circa 240 metri quadri pienamente inseriti nel Centro Didattico universitario. Il Centro è dotato di sistemi di simulazione di eccellenza, di manichini ad alta complessità tecnologica che ricreano il paziente adulto e pediatrico e dei più innovativi sistemi multimedialiTre aule mettono a disposizione di studenti e specializzandi numerosi simulatori ad alta fedeltà, tra i quali simulatori virtuali per artroscopia e per laparoscopia di ultima generazione che consentono l’acquisizione e il perfezionamento di tecniche chirurgiche mini-invasive. Una sala di simulazione, allestita come un reparto di area critica e attrezzata con i più evoluti manichini presenti in commercio, permette ai discenti di eseguire procedure mediche simulate in alta fedeltà, gestite e monitorate da una cabina di regia collegata da vetri unidirezionali e da telecamere e sistemi audio ambientali. Infine, un’aula di riunione plenaria permette la pianificazione e poi la revisione delle attività svolte in simulazione.

Il Centro ospita anche il più avanzato tavolo anatomico per la dissezione virtuale del corpo umano, già utilizzato da molte tra le più importanti scuole ed istituzioni al mondo. Questo strumento consente di visualizzare l’anatomia esattamente come se si trattasse di un cadavere reale con il vantaggio di un’esperienza interattiva in touch-screen che permette un livello di esplorazione e di apprendimento dell’anatomia umana superiore a quello offerto da qualsiasi altro sistema tradizionale disponibile.

Il Centro di Simulazione Medica Avanzata può contare su un team di 6 istruttori espertimedici e infermieri e organizza corsi di alta professionalità, formando sempre nuovo personale che ottiene qui il titolo di Istruttore.

 

 

Testo, video e foto dall’Ufficio Stampa Area Relazioni Esterne e con i Media Università degli Studi di Torino