A TORINO LA PRIMA CAMERA IMMERSIVA INTERATTIVA PER LA FORMAZIONE DI STUDENTI, MEDICI E PROFESSIONISTI SANITARI
La nuova Immersive Interactive Room è un luogo dove tecnologia, creatività e innovazione didattica creano un ambiente multisensoriale senza precedenti con l’obiettivo di migliorare la formazione di studenti e operatori sanitari, aumentare la sicurezza in ambito sanitario e abbattere il rischio clinico.
Oggi, venerdì 9 febbraio 2024, alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Polo Didattico del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche situata presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, si è tenuta l’inaugurazione della nuova Immersive Interactive Room del Centro di Simulazione Medica Avanzata. Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore Università di Torino, David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery, Massimo Terzolo, Direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche e Davide Minniti, Direttore Generale AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano.
Un soccorso sanitario in alta montagna, un intervento d’emergenza immediatamente al di fuori delle mura dell’ospedale e un’attività chirurgica in sala operatoria: sono solo alcuni degli scenari riproducibili nella nuova camera immersiva del Polo Universitario del San Luigi. Un ambiente di simulazione avanzata in grado di trasformare lo spazio in un’altra realtà, reale o immaginaria, con cui si può interagire grazie a speciali proiettori laser che trasformano le sue pareti in schermi touch interattivi.
A Torino la prima camera immersiva interattiva per la formazione di studenti, medici e professionisti sanitari. Gallery
Tecnologie come Rumble Floor per generare vibrazioni nel pavimento, erogatori di oltre 400 odori diversi e di fumi, simulatori di eventi atmosferici come il vento, e un raffinato sistema sonoro che permette di riprodurre rumori ambientali, per la prima volta utilizzate in una sala immersiva, potenziano ulteriormente la sensazione di essere davvero sulla scena e stimolano a mobilitare tutte le risorse intellettive, emotive e sensoriali, necessarie ad affrontare situazioni complesse, ad elevato rischio per il paziente e spesso pericolose per lo stesso medico o infermiere.
La simulazione nella formazione medico-scientifica è riconosciuta come strumento fondamentale per la riduzione del rischio clinico, la probabilità cioè che si verifichino eventi avversi durante un intervento chirurgico, e per la massimizzazione della sicurezza di pazienti e professionisti sanitari. Proprio per questo, la nuova camera immersiva nasce come strumento di formazione di studenti e studentesse del Corso di Laurea in Medicine and Surgery dell’Università di Torino e, per la prima volta, si tratta di una tecnologia messa a disposizione anche di medici e infermieri che lavorano in ospedale.
Il Centro di Simulazione Medica Avanzata del Polo Universitario San Luigi Gonzaga. Gallery
Tutti i principali spazi dedicati all’attività sanitaria dell’Ospedale San Luigi Gonzaga, come sale operatorie e ambulatori, saranno mappati per essere riprodotti nella camera, in cui studenti, medici e infermieri potranno simulare l’attività che si troveranno poi ad affrontare concretamente nella realtà. Problemi, passaggi critici ed errori possibili, saranno trasformati in argomento di discussione con colleghi e colleghe, con lo scopo di poter reagire più efficacemente nella realtà quotidiana e migliorare e rafforzare le proprie competenze.
La Camera Immersiva Interattiva offre la possibilità di ricostruire percorsi diagnostici e terapeutici, comprendere meglio i processi fisiologici che costituiscono le basi del funzionamento del nostro corpo, capire come i farmaci agiscono nell’organismo e realizzare delle vere e proprie escape room che hanno la capacità di mettere alla prova e migliorare le capacità di analisi e decisione di professionisti sanitari e futuri medici.
“La nuova Immersive Interactive Room” ha dichiarato il Rettore Stefano Geuna “permetterà a studenti, medici e professionisti sanitari di confrontarsi con situazioni mediche delicate in ambienti clinici diversi realizzati in scenari didattici immersivi e realistici. L’inaugurazione di oggi rappresenta un’ulteriore tappa a favore della formazione universitaria in ambito medico rivolta alla salute delle persone perché consentirà di abbattere il rischio clinico ponendo come obiettivo primario la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. L’Università di Torino conferma ancora una volta la sua forte vocazione all’innovazione della didattica e risponde alle aspettative ed esigenze di tutti gli attori coinvolti nel processo formativo in ambito sanitario: studenti, docenti, professionisti sanitari e cittadinanza”.
“Dall’orientamento scolastico all’ospedale passando per la didattica universitaria, la nuova Camera immersiva è uno strumento molto efficace di formazione” sottolinea David Lembo, Presidente del Corso di Laurea in Medicine and Surgery. “Realizzata grazie al progetto di eccellenza del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, la camera immersiva è un luogo dove didattica innovativa, ricerca e formazione continua si alimentano a vicenda per permettere agli studenti e al personale sanitario di esercitarsi in un ambiente protetto, ma realistico, che consente loro non solo di acquisire competenze ma anche di commettere errori in sicurezza, analizzarli e quindi perfezionare le abilità pratiche e relazionali a beneficio dei pazienti”.
“È un’occasione straordinaria, per il personale sanitario del nostro ospedale – commenta Davide Minniti, Direttore generale dell’AOU San Luigi Gonzaga – avere a disposizione uno strumento tecnologicamente così avanzato, che è anche veicolo di una sinergia fra Università e ospedale sempre più concreta. Siamo felici di mettere a disposizione di questo progetto risorse professionali particolarmente qualificate, a vantaggio di una crescente qualità dell’offerta della sanità pubblica regionale, in termini di competenza professionale e di sicurezza per i pazienti”.
La Camera Immersiva Interattiva è stata allestita dalla azienda leader mondiale in questo campo, la britannica Gener8, e si tratta del modello più avanzato d’Europa e uno dei più completi e accessoriati del mondo. È collocata presso il Centro di Simulazione Medica Avanzata del Polo Didattico dell’Università di Torino dell’AOU San Luigi di Orbassano realizzato con il contributo della Compagnia San Paolo, uno spazio di circa 240 metri quadri pienamente inseriti nel Centro Didattico universitario. Il Centro è dotato di sistemi di simulazione di eccellenza, di manichini ad alta complessità tecnologica che ricreano il paziente adulto e pediatrico e dei più innovativi sistemi multimediali. Tre aule mettono a disposizione di studenti e specializzandi numerosi simulatori ad alta fedeltà, tra i quali simulatori virtuali per artroscopia e per laparoscopia di ultima generazione che consentono l’acquisizione e il perfezionamento di tecniche chirurgiche mini-invasive. Una sala di simulazione, allestita come un reparto di area critica e attrezzata con i più evoluti manichini presenti in commercio, permette ai discenti di eseguire procedure mediche simulate in alta fedeltà, gestite e monitorate da una cabina di regia collegata da vetri unidirezionali e da telecamere e sistemi audio ambientali. Infine, un’aula di riunione plenaria permette la pianificazione e poi la revisione delle attività svolte in simulazione.
Il Centro ospita anche il più avanzato tavolo anatomico per la dissezione virtuale del corpo umano, già utilizzato da molte tra le più importanti scuole ed istituzioni al mondo. Questo strumento consente di visualizzare l’anatomia esattamente come se si trattasse di un cadavere reale con il vantaggio di un’esperienza interattiva in touch-screen che permette un livello di esplorazione e di apprendimento dell’anatomia umana superiore a quello offerto da qualsiasi altro sistema tradizionale disponibile.
Il Centro di Simulazione Medica Avanzata può contare su un team di 6 istruttori esperti, medici e infermieri e organizza corsi di alta professionalità, formando sempre nuovo personale che ottiene qui il titolo di Istruttore.
Testo, video e foto dall’Ufficio Stampa Area Relazioni Esterne e con i Media Università degli Studi di Torino