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Orso Bruno Marsicano

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Uomo e orso: una convivenza possibile?
Un nuovo studio coordinato dalla Sapienza sull’orso bruno marsicano svela le caratteristiche che rendono possibile la coesistenza e le riflessioni per migliorare le azioni future.

 

Orso bruno marsicano - Angelina Iannarelli - PNALM
Uomo e orso: una convivenza possibile? L’esempio positivo dell’orso bruno marsicano nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Angelina Iannarelli – PNALM

Le comunità locali dell’Appennino centrale coabitano da millenni con una preziosissima quanto unica popolazione di orso bruno marsicano.

Studi precedenti avevano già messo in luce come i residenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), la storica roccaforte di questa particolare specie di orso, mostrino un atteggiamento molto positivo nei confronti del plantigrado e una tolleranza nei suoi confronti che non ha pari, né in Italia né altrove in Europa.

Una nuova ricerca condotta da Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’Istituto spagnolo di studi sociali avanzati e con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM) e pubblicata sulla rivista scientifica Journal for Nature Conservation, ha analizzato gli elementi che rendono possibile la coesistenza funzionale di uomini e orsi per la realizzazione sostenibile delle necessità di entrambe le parti.

L’orso bruno marsicano soffre di scarsissima variabilità genetica ed è soggetto a elevato rischio di estinzione. Per questo motivo è fondamentale ridurre al minimo qualsiasi fonte di impatto con l’uomo, a partire dai livelli di mortalità accidentale e illegale, che sono incompatibili per una così esigua popolazione di orso.

Dall’altra parte ci sono gli interessi dei principali attori sociali come forestali, guardia parco, allevatori e cacciatori e altre categorie che insistono sul territorio.

“La divergenza di vedute – spiega Jenny Anne Glikman, ricercatrice presso dell’Istituto spagnolo di studi sociali svanzati, prima autrice dello studio – aumenta in relazione alla percezione di come i costi e i benefici della coesistenza con l’orso siano distribuiti tra categorie sociali, nonostante tutte sostengono la causa della sua conservazione”.

È proprio su questo fronte, suggeriscono gli autori, che bisogna focalizzare la futura attenzione gestionale.

“Nonostante il Parco abbia una lunga storia alle spalle di interventi per la conservazione dell’orso bruno marsicano – sottolinea Daniela D’Amico, responsabile dell’Ufficio Promozione e Comunicazione del PNALM e coautrice dello studio – quello che ci interessava in modo particolare era capire come migliorare ulteriormente le condizioni di coesistenza tra uomo e orso, alla luce dei cambiamenti sociali ed economici in atto e tenendo conto dei diversi punti di vista delle persone che condividono quotidianamente il territorio con l’orso”.

Tra le implicazioni pratiche dello studio gli autori sottolineano la necessità di ricorrere a forme di collaborazione, pianificazione e condivisione gestionale più strette con i vari portatori di interesse, al fine di promuovere maggiore coinvolgimento e senso di responsabilità sociale.

“In virtù del lunghissimo periodo di coabitazione, dell’elevata tolleranza e dell’atteggiamento positivo nei confronti dell’orso, i tempi sono maturi per promuovere un senso di responsabilità collettiva nei confronti della specie che non può più essere vista come una prerogativa esclusivamente istituzionale e un vincolo per le comunità locali – sottolinea  Paolo Ciucci della Sapienza, coordinatore dello studio – Attraverso i suoi rappresentanti, l’intera comunità deve poter essere coinvolta nella gestione e condividere l’orgoglio e la soddisfazione di una conservazione di successo di una specie localmente considerata di elevato valore. Solo attraverso una responsabilità socialmente condivisa i comportamenti individuali che mettono a rischio l’incolumità dell’orso (velocità eccessive sulle strade, pratiche zootecniche incompatibili, l’uso illegale del veleno) verrebbero considerati moralmente inaccettabili”.

 

Testo e foto dal Settore Ufficio stampa e comunicazione Sapienza Università di Roma

Sky Nature

IL MARSICANO. L’ULTIMO ORSO

IL DOCUMENTARIO SKY ORIGINAL

SU UNA DELLE 15 SPECIE AL MONDO A RISCHIO ESTINZIONE

SU SKY NATURE SABATO 24 SETTEMBRE ALLE 21.15

DISPONIBILE ANCHE IN STREAMING SU NOW E ON DEMAND

 

Con la sua programmazione spettacolare, Sky Nature ha aperto una finestra sul mondo della natura, cercando di sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali e continuando a valorizzare il territorio del nostro Paese attraverso produzioni originali.

Dopo La Via Incantata, il documentario alla scoperta della Val Grande in Lombardia, Sky Nature ci porta nel cuore verde dell’Italia, nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, per puntare i riflettori su una delle 15 specie animali del pianeta a rischio estinzione.

IL MARSICANO. L’ULTIMO ORSO

Il Marsicano. L’ultimo Orso è un documentario Sky Original – da sabato 24 settembre su Sky Nature e disponibile in streaming su NOW e on demand – su un tesoro naturalistico d’importanza mondiale che viene protetto ogni giorno, da 100 anni, dagli uomini e dalle donne del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (PNALM), uno dei parchi più antichi del nostro Paese e considerato lo Yellowstone italiano. In Abruzzo vive l’Orso Bruno Marsicano, tra le 15 specie animali del pianeta a rischio estinzione e di cui sono rimasti solo 60 esemplari. Una gestione incredibilmente complessa, che deve fare i conti con la scarsità di risorse, umane e finanziarie, e l’antropizzazione del territorio. Tecnici, guardiaparco, scienziati e forestali sono infatti chiamati a confrontarsi costantemente con i cittadini di questo lembo d’appennino, che hanno atteggiamenti contrastanti nei confronti dell’orso e degli altri animali selvatici che abitano questi luoghi da secoli. Alcuni sono abituati a convivere con questi grandi mammiferi – cervi, lupi, volpi, camosci e per l’appunto orsi. Per altri, invece, sono solo una minaccia o un disturbo.

Da tempo l’Orso Marsicano è inserito dall’UICN – l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – nella categoria “pericolo critico di estinzione”. A tutti gli effetti può essere considerato come la tigre in India e l’elefante in Africa. La missione, quindi, è di toglierlo definitivamente dall’elenco delle specie minacciate.

IL MARSICANO. L’ULTIMO ORSO
Amarena coi cuccioli

A fare da sfondo a Il Marsicano. L’ultimo orso è l’incredibile vicenda di Juan Carrito, l’orsetto nato assieme ad altri 3 cuccioli da mamma Amarena in pieno lockdown.  Una storia eccezionale che ha tenuto, per oltre un anno, Parco e cittadini impegnati nella sua salvaguardia. E che ha messo in luce tutte le contraddizioni legate alla convivenza.

Il racconto segue per un anno la vita del Parco e delle specie che protegge da un secolo con immagini sul campo, le attività di monitoraggio e controllo dei biologi, attraverso censimenti e il controllo GPS di alcuni esemplari, le interviste alle guide del PNALM, gli incontri dei tecnici del parco con le comunità interessate dalla presenza dell’orso e i racconti dei cittadini che quotidianamente si trovano a tu per tu con l’orso e che testimoniano l’unicità dello Yellowstone Italiano.

L’Orso Marsicano è davvero una minaccia per l’uomo o è l’uomo a essere una minaccia per questa specie?

Il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Giovanni Cannata, ha raccontato: “Juan Carrito è stata una sfida incredibile che ha messo a dura prova il personale del Parco, nelle sue molteplici professionalità, tutte impegnate ad assicurare la conservazione dell’orso. Ma è stata anche la messa a sistema di tutte le istituzioni impegnate per assicurare che territori potenzialmente idonei alla vita dell’orso marsicano siano effettivamente a misura d’orso”.

Un film che svela i retroscena della vicenda dell’Orso Juan Carrito, il cucciolo che ha tenuto col fiato sospeso un’intera regione. Un anno di riprese – ha spiegato il regista Massimiliano Sbrolla – per raccontare il complesso lavoro che ogni giorno tiene impegnate decine di persone nella salvaguardia di una specie unica e affascinante. Patrimonio di tutti noi”.

Così Dino Vannini, Head of Documentary & Factual Channels di Sky, ha concluso: “Ci fa particolarmente piacere poter presentare Il Marsicano. L’ultimo Orso in un contesto così adatto, cioè proprio all’interno del territorio del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. Il progetto è nato infatti a braccetto con questa Istituzione alla nascita, un anno fa, di Sky Nature, un canale che ha fatto dell’attenzione all’ambiente e all’ecologia una missione dichiarata. Poter affrontare una tematica così complessa come la storia di Juan Carrito, in una chiave così inedita e con accessi tanto privilegiati, ci rende davvero fieri di questo contenuto”.

Il Marsicano. L’ultimo orso è un documentario Sky Original diretto da Massimiliano Sbrolla e realizzato da Zoofactory, in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

 

Testo, video e foto dall’Ufficio Stampa Sky.