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Fondi sostenibili, tassonomia e transizione: Europa virtuosa nell’era del cambiamento climatico – Il Secondo Report annuale di O-Fire, l’Osservatorio sulla finanza sostenibile promosso da Università di Milano-Bicocca, Banca Generali e AIFI, fa il punto sugli investimenti “green” a livello internazionale ed europeo

Milano, 28 febbraio 2024 – Lo scorso anno si è assistito, per la prima volta, ad una riduzione del flusso globale dei fondi sostenibili, che ha registrato un deflusso netto di 2,5 miliardi di dollari. Diverse le cause: a giocare un ruolo decisivo è stato il complesso contesto economico e geopolitico internazionale e le conseguenze che, a cascata, ha portato con sé, dai timori di recessione all’aumento della pressione inflazionistica e dei tassi d’interesse.

Unica eccezione, il contesto europeo che, al contrario, ha mantenuto i flussi netti positivi, attraendo 3,3 miliardi di dollari nel quarto trimestre dello scorso anno, seppur in calo rispetto al trimestre precedente. Questo uno dei risultati emersi dal Secondo Rapporto annuale di O-Fire, (“Osservatorio sulla Finanza d’Impatto e sue Ricadute Economiche”), l’Osservatorio sulla finanza sostenibile lanciato due anni fa dall’Università di Milano-Bicocca insieme a Banca Generali Spa e AIFI – Associazione italiana del private equityventure capital e private debt. Le attività di O-Fire rientrano nello Spoke 4 di Musa, Ecosistema dell’Innovazione finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Rapporto, dal titolo “ESG Disclosure Obligations, sustainable funds and renewable energy sources in the midst of the ecological transition, è stato presentato questa mattina all’Auditorium “Guido Martinotti” dell’Università di Milano-Bicocca.

Verso un orizzonte normativo rinnovato
L’Europa si sta muovendo rapidamente verso un rinnovamento del quadro normativo per la sostenibilità. La recente pubblicazione dell’Atto delegato per l’Ambiente e l’introduzione della Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (CSRD) segnano passi decisivi verso l’ampliamento dei requisiti di informativa non finanziaria. Con l’obbligo per quasi 50.000 aziende di aderire agli European Sustainability Reporting Standards, l’UE punta a una maggiore trasparenza e responsabilità sociale d’impresa, fattori chiave per la competitività sul mercato.

L’analisi evidenzia, dunque, come la Tassonomia europea sia ancora in una fase di piena evoluzione e che saranno necessarie nuove integrazioni e modifiche che possano favorire gli investimenti necessari a rendere l’Unione Europea a zero emissioni nel 2050.

Finanza Sostenibile e Transizione Energetica: un binomio indissolubile
Il Rapporto pone in evidenza l’importanza cruciale degli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile per la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi di finanza sostenibile. Tuttavia, emergono sfide legate all’impatto del cambiamento climatico sulla produzione energetica, che potrebbero ridefinire gli equilibri globali di domanda e offerta e influenzare gli investimenti nel settore.

«Gli investimenti nelle Fonti di energie rinnovabili – scrivono i ricercatori – pur influenzando positivamente il rating ESG, possono avere un effetto opposto sul rating del credito. Un’analisi sulla relazione tra i due tipi di rating relativa a 116 società europee ha mostrato infatti che solo per 35 società, che rappresentano il 30% del campione, il rating di credito e il rating ESG hanno la stessa qualità».

Adattamento al cambiamento climatico: una priorità urgente
La necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici richiede un impegno finanziario considerevole e ben ponderato, attualmente sostenuto solo in minima parte dagli investimenti globali. L’allocazione di risorse verso interventi specifici come la prevenzione delle catastrofi naturali e la sicurezza alimentare resta fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

«I risultati emersi dal rapporto sottolineano le sfide e le opportunità che ci attendono sulla strada verso una transizione ecologica più giusta ed equa – ha commentato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca e presidente di MUSA –. È significativo osservare come, nonostante le turbolenze economiche e geopolitiche, l’Europa continui a dimostrare una resilienza unica nel mantenere flussi netti positivi di investimenti sostenibili. Questo è un chiaro indicatore dell’impegno del continente verso obiettivi di sostenibilità a lungo termine, anche in tempi incerti. Tuttavia, la riduzione globale dei flussi di fondi sostenibili ci ricorda che il cammino verso la sostenibilità è disseminato di sfide che richiedono attenzione, innovazione e cooperazione internazionale. Questo rapporto non solo mette in evidenza i progressi compiuti ma anche le aree in cui dobbiamo concentrare maggiormente i nostri sforzi. È attraverso questa consapevolezza e comprensione che possiamo mobilitare azioni concrete per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, per un impegno collettivo verso una finanza che sia veramente sostenibile, inclusiva e capace di affrontare le sfide del nostro secolo».

«Raggiungere gli ambiziosi obiettivi in termini di politica climatica è un’impresa che richiede e continuerà a richiedere grande responsabilità, impegno e capacità di coordinamento tra istituzioni, imprese e privati, per incanalare nella giusta direzione di un mondo più sostenibile sforzi e investimenti della collettività – dichiara Carmelo Reale, Responsabile Area General Counsel & Group Sustainability di Banca Generali – e in questo contesto le istituzioni finanziarie sono uno dei principali catalizzatori per la promozione di investimenti in questa direzione. Gli anni passati hanno visto un grande sviluppo della sensibilità legata alle questioni ambientali e dell’offerta di investimenti sostenibili da parte dell’industria finanziaria, ma il 2023 ha mostrato per la prima volta un risultato in controtendenza nei flussi verso questi investimenti. Ora è quindi fondamentale focalizzarsi sulle best practices per rilanciare la finanza d’impatto e non abbandonare il percorso virtuoso fatto finora. Ringraziamo l’Università di Milano-Bicocca e tutte le persone coinvolte nel progetto per il meticoloso ed eccezionale lavoro di ricerca e analisi, i cui risultati saranno integrati nella nostra riflessione sulle sfide future dell’industria degli investimenti sostenibili e nel nostro modello. Noi come banca siamo in prima linea per cogliere la sfida della sostenibilità come dimostra anche la recente adesione agli UN Global Compact, iniziativa volontaria delle Nazioni Unite volta ad incoraggiare le imprese a creare un quadro economico, sociale ed ambientale per un’economia mondiale sana e sostenibile».

Fondi sostenibili, tassonomia e transizione: Europa virtuosa nell’era del cambiamento climatico, per il Secondo Report annuale di O-Fire. Foto di Nattanan Kanchanaprat

Testo dall’Ufficio Stampa dell’Università di Milano-Bicocca.

Educazione finanziaria nelle scuole, una app fa da tutor agli studenti 
Il progetto messo a punto dai giovanissimi componenti del team di Finanz Road Tour aiuterà a colmare il grave ritardo che ha l’Italia in questo settore.
Da oggi al via la campagna di raccolta fondi con #BiUniCrowd.

Milano, 4 maggio 2023 – Gireranno l’Italia con un obiettivo: offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado gli strumenti per acquisire competenze finanziarie. Sono i giovanissimi componenti del team di Finanz Road Tour, che puntano ad avviare il progetto attraverso Bicocca Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Ateneo che promuove lo sviluppo di progetti innovativi e idee imprenditoriali. La campagna di raccolta fondi parte oggi.

L’idea l’hanno avuta, proprio tra i banchi di scuola, tre compagni di classe: Lorenzo Perotta, Matteo Longoni e Alessandro Caccia. Spinti dalla consapevolezza di sapere poco di finanza, si sono presto resi conto di non essere gli unici: quanto a competenze finanziarie il nostro Paese è al 25esimo posto sui 26 presi in esame dall’Ocse e solo un italiano su due conosce il significato di tasso di interesse. Da quella intuizione sono trascorsi tre anni. Il gruppo iniziale si è allargato divenendo un team con competenze multidisciplinari e con un’età media di appena 22 anni. Ne fanno parte anche Sara Bernardini, Giacomo Gallazzi, Andrea Pasini e Matteo Spreafico.

Il sistema messo a punto per rendere facile e divertente l’approccio ai temi della finanza da parte dei ragazzi prevede l’utilizzo di una app ad accesso gratuito. L’utente che si registra viene profilato da un algoritmo in base a interessi, livello di studi e grado di conoscenza delle nozioni finanziarie. Questo consente di definire un “piano di studi” personalizzato che può essere seguito con l’aiuto della stessa app che funge da tutor personale, aggiornando il percorso in base ai progressi o alle difficoltà incontrate dall’utente. Il programma, inoltre, prevede anche corsi tradizionali.

«Per costruire un futuro economicamente sano, è fondamentale promuovere l’educazione finanziaria sin dalla scuola. I giovani – sottolinea il team leader Lorenzo Perotta – devono acquisire le basi della finanza per imparare a gestire i propri soldi in modo consapevole. Per questo, Finanz si impegna a fornire gli strumenti e le risorse necessarie per sostenere questo importante processo educativo. Sostenere il nostro progetto significa garantire un futuro di successo e felicità alle nuove generazioni, permettendo loro di acquisire la libertà di scelta attraverso l’educazione finanziaria».

 

Finanz Road Tour è stato selezionato tra i dieci progetti che sono stati candidati nella sezione a tema libero della quinta call di #BiUniCrowd grazie anche alle sue potenzialità di sviluppo. Non a caso, lo scorso anno il team che lo propone è stato indicato come startup del mese dal centro di innovazione Le Village by Crédit Agricole.

«Finanz Road Tour – spiega Salvatore Torrisi, prorettore alla Valorizzazione della Ricerca – è un progetto imprenditoriale che parte da un problema reale e si rivolge ad un target, i giovani in età scolastica, non facile da raggiungere con metodi didattici tradizionali. L’approccio e lo strumento (un tutor digitale) adottati fanno ben sperare in termini di potenziale di mercato e di impatto sociale».

È possibile sostenere il progetto Finanz Road Tour anche con un piccolo contributo collegandosi alla pagina dedicata su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. La campagna avrà la durata di 60 giorni. L’obiettivo è raccogliere 10mila euro, ma già al raggiungimento del 50% del target scatterà il co-finanziamento da parte dell’Università di Milano-Bicocca. In base al sistema delle campagne di reward based crowdfunding che da sempre caratterizza #BiUniCrowd, ogni donatore riceverà uno speciale riconoscimento. Per i contributi più importanti, il nome del donatore o il logo dell’azienda o associazione che aiuteranno l’iniziativa verrà inserito fra i supporter sui canali web del progetto e i sostenitori verranno invitati agli eventi di presentazione.

L’avvio della campagna di crowdfunding è stato preceduto dalle attività di team building realizzate in collaborazione con l’associazione Street Is Culture. Prodotto finale di questo percorso è un jingle che identifica il progetto.

Testo, audio e immagini dall’Ufficio Stampa Università di Milano-Bicocca.