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Astronomia

Progetto NOCTIS, l’osservazione del cielo come esperienza condivisa e accessibile

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PROGETTO NOCTIS: UNA RETE NAZIONALE PER LO STUDIO DEL CIELO

progetto NOCTIS Network Osservativo Coordinato di Telescopi per l’Insegnamento e la Scienza

Unire tecnologia, passione e collaborazione per esplorare l’universo: NOCTIS trasforma l’osservazione del cielo in un’esperienza condivisa e accessibile a tutti. Guidato dall’Università di Genova in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Università della Calabria, il progetto viene inaugurato oggi.

Connettere telescopi, coinvolgere persone e osservare il cielo con un approccio collaborativo: è questa la missione di NOCTIS, il Network Osservativo Coordinato di Telescopi per l’Insegnamento e la Scienza. Il progetto, guidato da Silvano Tosi dell’Università di Genova in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Università della Calabria, le cui unità di ricerca sono coordinate da Serena Benatti e Sandra Savaglio, rispettivamente. NOCTIS mira a creare una rete italiana di telescopi ottici automatici e robotici, distribuiti da nord a sud del Paese.

Con sei osservatori già attivi in Liguria, Toscana, Campania, Calabria e Sicilia, NOCTIS offrirà una copertura coordinata del cielo a livello nazionale, consentendo di monitorare fenomeni astronomici come i transiti di esopianeti, la variabilità stellare, i detriti spaziali e le esplosioni cosmiche. L’obiettivo è raccogliere dati scientifici utili e complementari a quelli raccolti con strumentazione tecnologicamente più avanzata, contribuendo a una visione più completa dell’universo.

La vera forza di NOCTIS, però, non è solo nella tecnologia, ma nelle persone. Attraverso il modello della citizen science, appassionati, studenti e curiosi potranno partecipare attivamente alle osservazioni e all’analisi dei dati, come spiega Serena Benatti dell’INAF di Palermo, coordinatrice dell’unità di ricerca di INAF per il progetto NOCTIS:

“Non serve essere scienziati per contribuire alla conoscenza del cosmo. Chiunque potrà raccogliere dati, analizzarli e persino diventare coautore di pubblicazioni scientifiche. Un modo per rendere tutti protagonisti della scienza”.

Serena Benatti, INAF di Palermo
Serena Benatti, INAF di Palermo

Oltre alla ricerca, infatti, NOCTIS punta a offrire opportunità educative, di formazione e divulgative. Sono previsti incontri pubblici, workshop e sessioni di osservazione guidata dai ricercatori del progetto e accessibili anche da remoto. Questa modalità permetterà a chiunque di familiarizzare con strumenti avanzati e di esplorare più a fondo i segreti del cielo.

“È incredibile pensare che un appassionato possa contribuire a scoprire nuovi mondi o monitorare eventi straordinari nell’universo” aggiunge Benatti, che prosegue: “Grazie a NOCTIS possiamo valorizzare il lavoro e la territorialità degli osservatori sparsi in Italia”.

L’attuale rete di telescopi è solo il punto di partenza. Altri osservatori in Italia si sono già dichiarati interessati a unirsi al progetto. Silvano Tosi, responsabile scientifico del progetto NOCTIS, evidenzia l’importanza del coinvolgimento pubblico:

“L’osservazione del cielo è un’attività che da sempre affascina persone di ogni età. Vogliamo offrire strumenti che permettano a tutti di partecipare, valorizzando le risorse locali e rafforzando il legame tra ricerca e società”.

NOCTIS non si limita a fare scienza: ambisce a ispirare e coinvolgere nuove generazioni, avvicinando sempre più persone alla ricerca astronomica. Il cielo diventa uno spazio condiviso, dove tecnologia, curiosità e conoscenza si incontrano:

“Contiamo sulla partecipazione di tanti appassionati in tutto il Paese – conclude Tosi – e siamo pronti a partire con grande entusiasmo”.

 

Testo e immagini dall’Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Astrofisica – INAF

ScientifiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5296/2021 - R.S. 21. Direttrice Responsabile: Alessandra Randazzo

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